Riflettiamo sul significato di “acciaio inossidabile”
Un acciaio si definisce inossidabile quando, grazie alla sua composizione, è in grado di affrontare ambienti aggressivi senza ossidarsi. Esistono tuttavia due tipi di ossidazione dell’acciaio, che dobbiamo distinguere, per capire a fondo il comportamento spontaneo di questo eccezionale materiale.
Il primo tipo di ossidazione è l’ossidazione indesiderata, nota a tutti come corrosione; essa ha un effetto devastante e subdolo sul materiale, al punto che spesso, se non si interviene tempestivamente, il manufatto risulta irreversibilmente danneggiato e inutilizzabile.
Il secondo tipo è l’ossidazione desiderata, nota come passivazione dell’acciaio inossidabile; essa consiste nella capacità spontanea del materiale di ricoprirsi di uno strato di ossidi che lo rendono passivo, cioè lo proteggono da aggressioni ossidative esterne, da cui il nome di “inossidabile”
La passivazione spontanea dell’acciaio inox, vale a dire la sua passivazione ad opera dell’ossigeno atmosferico, è però influenzata da molte variabili non controllabili:
grado di umidità dell’ambiente,
esposizione del manufatto alla luce solare o a fonti di calore,
gradienti di concentrazione dell’ossigeno atmosferico sulla superficie del pezzo.
Spesso allora si ottiene un film passivo disomogeneo che, proprio a causa delle disomogeneità, anziché proteggere il manufatto, diventa causa di corrosione.
WE KEM interviene con un sistema di passivazione indotta da agenti chimici (si parla di passivazione chimica) che, oltre a compiere l’azione passivante, espleta anche un’azione disinquinante.
Dopo aver decontaminato il manufatto da possibili agenti inquinanti, l’acciaio inox resta senza alcuna protezione e quindi esposto agli attacchi aggressivi esterni.
La passivazione permette di ripristinare lo strato di ossido di cromo superficiale che era stato impoverito o inquinato dalle lavorazioni precedenti e risulta indispensabile per poter garantire l’inossidabilità dell’acciaio inox. Per ottenere una buona passivazione sono necessari almeno 120 minuti. Si può eseguire “spray”, a pennello o ad immersione. Il passivante può essere utilizzato anche per manutenere periodicamente i manufatti.
Nota importante: l’azione del passivante non altera le finiture estetiche pre-esistenti.
Quali prodotti chimici posso usare per avere una perfetta passivazione su acciaio inox ?
Il trattamento pertanto può avvenire per immersione (WE PASS 30 L), con gel (WE PASS 300 GEL) o a spruzzo con gel spray (WE PASS 300 GEL SPRAY), in accordo con le normative ASTM A380 e ASTM A967 che indicano gli standard specifici per i trattamenti chimici di passivazione. Generalmente il bagno viene eseguito in Acido Nitrico ma può avvenire anche con soluzioni a meno impatto ambientale a base di Acido Citrico ad esempio il WE PASS 40 L PU o in versione gel WE PASS 400 GEL o WE PASS 400 GEL SPRAY.
Il passivante può essere utilizzato anche per manutenere periodicamente i manufatti. Caratteristica che si rivela importante quando sia i manufatti sia i semilavorati vengono contaminati superficialmente da pericolosissime tracce di materiali ferrosi. La contaminazione dell’inossidabile è negativa dal punto di vista estetico, ma soprattutto per la possibilità d’innesco di corrosione.
Come posso verificare l’avvenuta passivazione ?
Al fine di seguire espressamente quanto indicato dalle Norme Standard ASTM A380 e A967, si raccomanda, al termine del trattamento di passivazione, di eseguire il FERROXYL TEST per rilevare la presenza di tracce di ferro sulla superficie dell’acciaio inox austenitico (AISI 304-316).
Ferroxyl test è un test altamente sensibile per rilevare le tracce di ferro libero o di ossidi di ferro sulla superficie dell’acciaio inox.